A me le frasi fatte piacciono. Tipo avere una discussione da Asilo Mariuccia, quindi dare l’assalto alla diligenza e, a cose fatte, battere in ritirata.

Oppure dirsi che non c’è motivo d’allarme.

Deve essere (anche) per questo che il titolo del romanzo di Eric Ambler mi è balzato all’occhio mentre scorrevo la lista dei 1001 libri da leggere a tutti i costi.

motivo d'allarme eric ambler

In realtà, pagina dopo pagina mi sono reso conto che questa sorta di noir d’altri tempi, a metà tra il thriller politico-sociale e la spy-story, mi stava totalmente conquistando. A partire, inevitabilmente, dall’ambientazione: una Milano degli Anni Trenta ingrigita un po’ dalla nebbia (ah, i nebbioni dell’epoca…) e molto dal regime, tra agenti dell’OVRA con libertà di uccidere, foschi personaggi al soldo di potenze straniere e un protagonista – un giovane ingegnere inglese rimasto senza impiego in patria e a caccia di fortune oltremanica – troppo ingenuo per potersi districare tra trappole e doppi (tripli) giochi.

La trama funziona (bene), tutti i personaggi hanno in comune quel nonsoche di fascinoso, il protagonista stimola la corteccia empatica: insomma, “Motivo d’allarme” è stata una piacevolissima scoperta, uno di quei romanzi in grado di farmi inaugurare una linea di lettura non inesauribile ma certamente corposa.

Ecco, a me Eric Ambler è davvero piaciuto. E chi ha orecchie per intendere, intenda.

SCHEDA LIBRO
Autore: Eric Ambler
Titolo: Motivo d’allarme
Traduzione: F. Salvatorelli
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi
Pagine: 316
ISBN: 978-8845920318
Prezzo (Amazon.it, 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 11,05; eBook: € 4,99

“Ma Nicholas è giovane e innocente, e decide comunque di partire. Nonostante sia il 1938, e l’Europa si trovi sull’orlo di una guerra. E nonostante la città grigia, fumosa e deserta in cui si addentri abbia un nome così strano e inquietante: Milano.”

PROGETTI
1001 libri da leggere
N. 387 – Motivo d’allarme di Eric Ambler
Letti: 84; Da leggere: 917

  • 8/10
    - 8/10
8/10

Riassunto

Per chiedere a Claire di sposarlo, l’ingegnere Nicholas Marlow non avrebbe dovuto scegliere il giorno in cui la sua ditta gli comunica il licenziamento. E prima di accettare un nuovo posto sul Continente avrebbe dovuto chiarire alcuni punti. Di quale lavoro si trattasse. Perché il suo predecessore fosse stato ucciso, se fossero da considerare parte del misterioso incarico le telefonate intercettate, la posta aperta, i movimenti controllati. Ma Nicholas è giovane e innocente, e decide comunque di partire. Nonostante sia il 1938, e l’Europa si trovi sull’orlo di una guerra. E nonostante la città grigia, fumosa e deserta in cui si addentri abbia un nome così strano e inquietante: Milano.

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