Sarà capitato a tutti di leggere un romanzo to-tal-men-te agganciato al reale, o dalla trama e dal coinvolgimento così vividi da far pensare: “Caspita (o versioni più anatomiche dello stesso concetto) sembra una storia vera!”. Ecco, con I diari di Hitler di Robert Harris avrete la possibilità di procedere alla affermazione esattamente contraria: è una storia vera, e sembra impossibile che sia accaduta veramente.

Come è possibile che nel 1983 una delle riviste più popolari della Germania (Stern, non Novellen 2000) abbia scucito quasi dieci milioni di marchi per accaparrarsi 62 diari che sarebbero stati vergati di proprio pugno dal più feroce e psicopatico dittatore della storia? Come è successo che nel civilissimo Regno Unito due gruppi editoriali si siano scatenati in una vera e propria asta al rialzo per ottenerne i diritti di pubblicazione? E come è possibile che persino Murdoch, a capo dell’impero dei media più potente degli States, si sia personalmente scomodato per arrivare nel vecchio continente e negoziarne un’esclusiva sul continente americano?

Ma, soprattutto, come hanno fatto TUTTO QUANTI a farsi fregare da questo tizio qui?

Il saggio di Harris racconta come dei falsi – anche piuttosto grossolani – siano diventati un caso editoriale prima e un esempio di come non fare giornalismo immediatamente dopo. Ci spiega che la grande-gigantesca-enorme caz… stupidaggine è sempre dietro l’angolo, anche se sei un compunto editore tedesco e persino se sei abituato a bere il the alle 5 in punta di mignolo. Racconta, soprattutto, una delle più inquietanti caratteristiche dell’animo umano: quella sorta di attrazione per l’orrido che fa fermare le macchine vicino a un incidente, fa amare i film horror, porta a votare Scilipoti e a tifare l’Udinese.

E’ una attrazione sottile e a volte irresistibile, un punto del nostro carattere che un po’ ci attrae e un po’ ci fa paura. Che è facile da condannare e difficile da reprimere, capace di gettare un’ombra buia e gelida anche nella più assolata giornata di serenità.

I diari di Hitler dovevano essere veri, e non solo per degli idioti fanatici di un mondo (grazie al Cielo) ormai distrutto: dovevano essere veri per quel brivido imbarazzante che prende per il terribile. E Harris lo spiega magnificamente.

SCHEDA LIBRO
Autore: Robert Harris
Titolo: I diari di Hitler
Traduzione: L. Vanni
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Bestsellers
Pagine: 375
ISBN: 978-8804505594
Prezzo (Amazon.it, clicca qui per il 15% sconto): cartaceo copertina flessibile: € 9; eBook: € 6,99

  • 7.5/10
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7.5/10

Riassumendo

L’incredibile vicenda di un episodio paradossale ed eclatante: l’acquisto a un prezzo esorbitante dei sessanta volumi dei presunti diari di Hitler.

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